Ormoni e comportamento. Esiste una stretta interazione?

Agli inizi del Novecento si riteneva che la comunicazione tra le cellule dell’organismo dipendesse dal Sistema Nervoso Centrale (SNC) e che il controllo del comportamento fosse di sua esclusiva competenza. Grazie alla scoperta degli ormoni, questa visione è stata modificata. Esiste infatti una stretta interazione tra ormoni e SNC che può influire sul comportamento anche in modo importante.

Vediamo più da vicino che cosa sono gli ormoni.

Gli ormoni sono molecole prodotte e secrete da particolari ghiandole endocrine. Sono messaggeri chimici che circolando nel sangue attivano particolari reazioni nell’organismo. Alcuni ormoni sono indispensabili per la sopravvivenza e lo sviluppo corporeo, altri sono indispensabili per lo sviluppo sessuale, per la riproduzione e per i rapporti parentali. Concentrazioni ridotte o aumentate di ormoni nella circolazione sanguigna o la modificazione dei loro recettori producono disturbi che possono essere talmente gravi da influire non solo sulla sopravvivenza e sullo sviluppo corporeo ma anche sul comportamento.

Ma quali sono i sistemi di regolazione dell’organismo?

L’organismo viene controllato da due sistemi : quello endocrino e quello nervoso. Insieme coordinano tutte le funzioni dei tessuti del corpo; sia quelle automatiche di tutti gli organi e tessuti sia i meccanismi per mezzo dei quali l’organismo reagisce alle stimolazioni ambientali. Il sistema nervoso centrale (SNC) ha la caratteristica generale di essere più sensibile agli stimoli interni ed esterni e di reagire agli stessi con maggiore prontezza, rispetto al sistema endocrino. Per avere un’idea di quanto siano coordinate le azioni dei due sistemi, basti pensare che molti processi di regolazione di funzioni dell’organismo in rapporto alle sollecitazioni che esso riceve dall’ambiente, ad esempio la modulazione della pressione del sangue, cominciano con reazioni generate dal sistema nervoso centrale e continuano con interventi determinati dal sistema endocrino. Pertanto le ghiandole endocrine non agiscono in modo indipendente poiché sono influenzate dal SNC che controlla la produzione e la liberazione degli ormoni endocrini con la liberazione dei suoi ormoni prodotti direttamente dall’ipotalamo. Osservando più da vicino vediamo come questi ormoni rilasciati agiscono su una ghiandola endocrina situata alla base del cranio, l’ipofisi, che a sua volta libera gli ormoni ipofisari nella circolazione sanguigna.Per la normale espressione di numerosi tipi di comportamento è fondamentale un’adeguata concentrazione degli ormoni nel torrente circolatorio sanguigno. Una loro modificazione in termini di concentrazione, sia diminuzioni che aumenti, può indurre importanti e marcate variazioni del comportamento controllato e non solo. 

Nei bambini che ruolo gioca l’ormone testosterone?

Il testosterone è un ormone sessuale molto importante poiché i suoi effetti sono determinanti non solo durante la pubertà e la vita adulta ma anche durante il periodo perinatale (ovvero nella fase intrauterina e immediatamente dopo la nascita).I due periodi critici dello sviluppo umano nei quali i livelli di testosterone sono più alti nei maschi che nelle femmine si verificano a metà gravidanza e nei primi tre mesi di vita. Tali picchi sia fetali che neonatali, associati a modificazioni funzionali dei recettori stereoidei, si ritiene che possano programmare un grado differente di sviluppo delle strutture e dei circuiti nel cervello maschile per tutta la durata della sua vita. Ad esempio una corretta azione del testosterone nel periodo perinatale è fondamentale nel maschio affinché possa svilupparsi correttamente non solo l’apparato genitale maschile ma possa verificarsi la mascolinizzazione del cervello con  lo sviluppo dei circuiti cerebrali che controllano l’ipofisi. Pertanto durante la vita intrauterina un’ondata di testosterone mascolinizza il cervello fetale, mentre il cervello femminile deriva da un’assenza di tale ondata. Alti livelli di testosterone durante la vita fetale e neonatale guidano una diversa differenziazione del cervello da femminile a maschile. Durante lo sviluppo in senso maschile, assetti ormonali specifici (aumento di testosterone) inducono la formazione di centri neuronali che controllano il comportamento sociale prevenendo la differenziazione in senso femminile. Nel cervello femminile tali centri sono inibiti nello sviluppo. La mancanza di testosterone o la sua mancata azione causa un alterato sviluppo dell’apparato genitale e del corpo che presenteranno un fenotipo femminile e del comportamento sessuale che sarà anch’esso di tipo femminile. 

E negli anziani che ruolo giocano gli ormoni?

Nel lavoro con gli anziani, gli psicologi sono incoraggiati ad informarsi sui normali cambiamenti biologici che accompagnano l’invecchiamento. Con l’avanzare degli anni le persone possono sperimentare cambiamenti nell’aspetto fisico, nell’acuità sensoriale e nella prestazione della maggior parte degli organi del corpo. E a livello ormonale che cosa accade? I livelli e l’attività di alcuni ormoni, prodotti dalle ghiandole endocrine, si riducono.I livelli dell’ormone della crescita si riducono, con una conseguente riduzione della massa muscolare.I livelli di aldosterone,ormone che regolarizza i livelli di sodio nel sangue si riducono, rendendo più probabile la disidratazione. Questo ormone infatti segnala all’organismo la necessità di trattenere i sali e quindi l’acqua.L’ insulina, che aiuta a tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue, è meno efficace e probabilmente viene prodotta in quantità minore. L’insulina consente agli zuccheri di passare dal sangue alle cellule, dove può essere convertita in energia. Le variazioni dei livelli di insulina comportano un maggiore aumento dei livelli glicemici dopo un pasto abbondante e richiedono più tempo per tornare alla normalità. Per la maggior parte delle persone, i cambiamenti nel sistema endocrino non hanno alcun effetto evidente sulla salute generale. Tuttavia, in alcuni casi, tali cambiamenti possono aumentare il rischio di avere problemi di salute. Cosa accade invece a livello degli ormoni sessuali? Negli uomini i cambiamenti nei livelli di ormoni sessuali sono meno improvvisi rispetto alla donna. I livelli dell’ormone maschile testosterone si riducono, con una conseguente riduzione degli spermatozoi e del desiderio sessuale (libido); tuttavia si tratta di processi graduali. Gli effetti dell’invecchiamento, sui livelli di ormoni sessuali sono più evidenti nelle donne. Nelle donne, la maggior parte di questi effetti è associata alla menopausa quando i livelli di ormoni femminili (in particolare, gli estrogeni) si riducono drasticamente. La menopausa comporta una serie di cambiamenti non solo di natura fisica ma anche a livello affettivo e psichico. Il calo di estrogeni determina modificazioni del tono dell’umore, insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, disturbi di memoria. 

Cosa fare quando ci si sente così vulnerabili?

Sicuramente un primo passo è riconoscere e accettare questa fragilità dovuta alla menopausa. Inoltre vivere questo periodo come una temporanea fase di passaggio è il primo passo per la donna per superare le difficoltà e gli ineluttabili cambiamenti di questo momento della vita.

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