Il sonno

Il sonno è un processo fisiologico attivo durante il quale interagiscono tra loro numerosi centri del sistema nervoso centrale e autonomo.

Il fatto che quando siamo addormentati non siamo coscienti non significa che il nostro cervello sia semplicemente spento.

Durante il sonno infatti il nostro cervello è impegnato a riordinare e tagliare i collegamenti ritenuti meno importanti formatisi nel corso della giornata. A riguardo il sonno sarebbe in grado di favorire diversi stadi del processo di memorizzazione, come la codifica delle informazioni, il loro consolidamento e il recupero.

Quali sono le fasi del sonno?

 

Il sonno viene suddiviso in fase nonREM (non rapid eye movement, senza movimenti oculari) a sua volta suddivisa in 4 fasi e la fase REM.

  • La fase non REM comprende l’intera sequenza di sonno che va dalla sonnolenza (fase I) al sonno profondo (fase IV) e dura circa un’ora.
  • La fase REM è lo stadio in cui facciamo la maggior parte dei sogni e in cui il flusso sanguigno, la respirazione e l’attività cerebrale aumentano gradualmente. Le onde cerebrali in questa fase aumentano la frequenza e diminuiscono l’ampiezza.

Un ciclo completo di sonno negli adulti è caratterizzato dalla progressione dalla fase I alla fase IV prima di arrivare a quella Rem, per poi ricominciare di nuovo.

Il pavor nocturnus nei bambini

I terrori nel sonno, noti anche come pavor nocturnus, si caratterizzano per un parziale risveglio dal sonno profondo accompagnati il più delle volte da grida, tachicardia, sudorazione, pallore e respiro affannoso.

E’ una parasonnia, cioè una perturbazione non patologica del sonno, ed è una manifestazione piuttosto comune nei bambini in età prescolare.

I bambini sembrano inconsolabili, non rispondono agli stimoli ambientali, possono scendere dal letto e camminare/correre per la casa urlando terrorizzati. 

Questi episodi preoccupano e spaventano i genitori perchè effettivamente sono molto impressionanti da osservare, ma è importante ricordare che i terrori nel sonno non presentano nessuna causa patologica sottostante. Non sono dovuti a traumi psicologici o problematiche affettive o relazionali e non vanno confusi con gli attacchi di panico.

Solitamente, il pavor nocturnus dura dai 30 secondi ai 10 minuti. Una volta conclusi i bambini tornano a dormire come se non fosse successo nulla e la mattina dopo non hanno nessun ricordo dell’episodio.

In genere i terrori notturni tendono a scomparire da soli con il tempo e sono necessari solo degli accorgimenti per mettere in sicurezza il bambino che può farsi male alzandosi dal letto.

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