Per migliorare la salute mentale viene utilizzata la musica in differenti contesti terapeutici. La musicoterapia viene infatti utilizzata per casi di depressione, ansia, schizofrenia, disturbi del sonno e anche demenza. Negli ultimi anni la limitata efficacia delle terapie farmacologiche per la cura delle demenze ha comportato  una maggiore attenzione nei confronti dei trattamenti non farmacologici. A riguardo la musicoterapia sembrerebbe agire in modo particolare sui sintomi cognitivi e comportamentali.

Essa viene impiegata in molteplici forme, dall’ascolto ad un coinvolgimento più attivo del paziente. Viene proposta in gruppo ma anche in modalità individuale. 

Un aspetto molto importante è che può essere utilizzata anche con malati ad uno stadio avanzato di malattia in quanto determinate abilità e competenze musicali fondamentali quali l’intonazione, la sincronia, la ritmica sembrerebbero mantenersi intatte più a lungo prima di venir intaccate dal deterioramento cognitivo. 

 

Quali sono i benefici per i sintomi comportamentali? 

La letteratura riporta come la musicoterapia abbia un effetto su una serie di sintomi definiti Bpsd (Behavioural and psychological symptoms of dementia) che includono anche comportamenti aggressivi e forte agitazione. Proporre alle persone affette da demenza un intervento di musicoterapia sembrerebbe esercitare un effetto sui livelli di ansia e di agitazione sperimentata dai pazienti.  La musica in questi casi sembrerebbe agire come un farmaco, come uno stabilizzatore dell’umore, che favorisce anche una migliore interazione sociale della persona. 

 

Quali sono i benefici per i sintomi cognitivi?

Non solo la sfera comportamentale ma anche quella cognitiva trae beneficio da questo tipo di intervento. Le aree cerebrali associate alla memoria musicale sembrerebbero subire un danno minore rispetto ad altre zone associate alla memoria. Pertanto stimolando queste aree si cerca di sollecitare indirettamente anche altre funzioni come il linguaggio. In questo modo il paziente trae beneficio  dall’ascolto e dal canto di canzoni a lui care. Inoltre anche altre funzioni cognitive sarebbero stimolate dalla musicoterapia come la velocità psicomotoria e le funzioni esecutive. 

Utilizzare quindi interventi terapeutici basati sulla musica sembra essere un valido trattamento complementare in grado di apportare miglioramenti non solo sui sintomi comportamentali e cognitivi ma anche sulle relazioni sociali della persona.

 

Gomez Gallego G., Gomez Garcia J.Music therapy and Alzheimer’s disease: Cognitive, psychological, and behavioural effects. (2017) Neurologia. DOI: 10.1016/j.nrl.2015.12.003

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