La scrittura ha una valenza terapeutica nel momento in cui ci si sofferma a descrivere vissuti particolari della propria vita; quando dunque si parla di emozioni e di sentimenti profondi. 

La letteratura scientifica negli ultimi 20 anni si è interessata alla dimostrazione degli effetti benefici della scrittura sulla salute fisica e psichica. Nel 2005 venne condotto uno studio sulla scrittura espressiva su un campione di studenti universitari. Ad un gruppo di loro fu assegnato il compito di scrivere per 15 minuti al giorno per 4 giorni consecutivi quelle che reputavano le esperienze più traumatiche della loro vita. Al gruppo di controllo venne invece chiesto di parlare di argomenti superficiali. 

I partecipanti che raccontarono di pensieri e sentimenti più profondi riportarono benefici significativi nell’immediato e anche a distanza di 4 mesi, rispetto a coloro che trattarono tematiche  generiche. Gli autori conclusero che scrivere di precedenti esperienze traumatiche comportasse due benefici:

  • un miglioramento immediato del benessere percepito
  • una diminuzione dei problemi di salute a distanza di tempo

La scrittura può essere quindi se la consideriamo come un modo di aver cura di noi, nel momento in cui poniamo attenzione ai nostri disagi e siamo in ascolto di noi stessi. Un esempio a riguardo è la medicina narrativa in grado di portare importanti benefici sia al paziente sia a chi se ne prende cura. 

 

La medicina narrativa

In medicina esiste una metodologia di intervento clinico assistenziale basata sulle competenze comunicative: la medicina narrativa (NBM). Il presupposto è quello di creare uno strumento in grado di comprendere e integrare le diverse narrazioni di quanti si prendono cura del malato.  Lo scopo è quello di offrire un percorso di cura il più personalizzato possibile. Questo approccio si integra con la medicina basata sull’evidenza (EBM) con il fine di rendere le decisioni clinico assistenziali più appropriate ed efficaci. 

Ma quali sono le caratteristiche della NBM?

  •  Il malato non viene visto come un semplice corpo da curare; viene dato ampio spazio alla sua storia personale che come tale è unica e irripetibile;
  •  Il personale sanitario, attorno alla persona, crea dunque una narrazione legata alla personale esperienza di malattia del paziente. Cosi facendo prende forma una narrazione condivisa non solo tra medici, infermieri ma anche tra malato e le persone a lui care;
  •  Attraverso la medicina narrativa il personale sanitario è quindi in grado non solo di curare la malattia ma anche di lavorare sulle emozioni, paure e speranze vissute dal paziente, che attraversa il suo personale percorso di sofferenza.

 

Bibliografia

Baikie, K. A., & Wilhelm, K. (2005). Emotional and physical health benefits of expressive writing. Advances in psychiatric treatment, 11(5), 338-346

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